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Pur sapendo di poter ancora contare sull'aiuto di mio fratello per qualche ora, ero pienamente consapevole che sarei rimasto solo, ospite di persone sconosciute, in una realtà molto diversa dal mio mondo. Ricordo l'angoscia provata all'arrivo, l'immediata telefonata ai miei genitori, la richiesta di trasferirmi da mio fratello, ospite di un'altra famiglia
Il mio stato d'animo non è sfuggito alla signora che mi ospitava. Supportata dalla sua esperienza ha cercato di rincuorarmi accompagnandomi per una passeggiata lungo la sponda di un fiume, parlandomi in tedesco e offrendomi una birra al bar
Grazie alla sua disponibilità e cortesia mi sono reso conto che in fondo non ero capitato male...
A poco a poco ho preso sempre più
confidenza con il posto: ho imparato a ritrovare la strada di casa e a
prendere gli autobus per andare a scuola. Di fatto la cosa non era difficile ma
essendo un ragazzo di provincia mi appariva tutto più
complesso.
Il giorno successivo a scuola ho ritrovato mio fratello ed ho conosciuto altri ragazzi
italiani, ritagliandomi in modo istintivo, nella fase iniziale del soggiorno, un piccolo angolo d' Italia in un
posto così lontano da casa. Nei giorni a seguire i miei orizzonti si sono ampliati. Ho aperto gli occhi ed ho visto e conosciuto molti ragazzi e ragazze provenienti dai più svariati paesi del mondo: Polonia, Spagna, Francia, Slovenia, Irlanda, Svizzera, Stati Uniti e Giappone.
I primi “stranieri” con cui ho
stretto amicizia sono stati dei ragazzi di Fuerteventura, arcipelago delle Canarie. Tra di loro si percepiva uno spirito di
festa e di allegria, non mancando mai le occasioni per ridere e
scherzare. Nel mio animo cresceva il desiderio di conoscere altra gente e
di fare nuove amicizie. Ho iniziato a propormi presentandomi ad altre persone e ritrovandomi coinvolto in una fitta rete di
nuovi rapporti.
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FRIENDS |
I professori tedeschi ci facevano esercitare a scuola assegnandoci anche compito a casa. La parte più divertente
della giornata si concentrava nel dopo pranzo: ogni giorno venivano
organizzate attività diverse, quali il giro turistico ad Augsburg, la
partita a calcio o la piscina.
Ben due le gite organizzate: la prima
al castello Neuschwanstein, la seconda a Monaco al
museo della BMW.
Il tempo non è sempre stato clemente ma noi ci
siamo comunque divertiti.
E' stato molto istruttivo imparare dagli altri cose che prima non conoscevo quali il Parkour o l'arte di imitare gli attori più
buffi, scoprendo con piacere di essere molto aperto con le altre persone.
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SCHLOSS NEUSWANSTEIN |
Tra studio, gite, attività sportive e serate nei pub siamo
arrivati alla fine della vacanza.
Molti si sono commossi al momento dei saluti. Io no. Forse perché in fondo al cuore sapevo che
un giorno avrei rivisto i miei compagni.
Non so quando, ne' come, ma ero certo che li avrei ritrovati.
Adesso mi ritrovo qui, seduto sul
divano di casa, a ricordare tutti i momenti felici e ad asciugare
qualche lacrima...
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GOODBYE AUGSBURG <3 |
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